ILARIO VINCIGUERRA E LA BLOGDINNER
Conoscete tutti lo chef Ilario Vinciguerra? Ve lo presento:
Ilario Vinciguerra ha lavorato in Francia, Germania, Belgio e Svizzera, ma, l’esperienza che più lo ha segnato è stata quella fatta al Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui due Golfi, Napoli. Questo ricco percorso di esperienze lavorative nazionali e internazionali lo ha spinto a cercare e creare qualcosa di personale, che rispecchiasse il suo stile e la sua filosofia: nel marzo del 2011 ha aperto il suo ristorante in una magnifica villa Liberty situata al centro di Gallarate: l’ Ilario Vinciguerra Restaurant. Lo chef definisce la Sua cucina così:
e proprio grazie a questa filosofia nel 2014 ha ricevuto una stella Michelin.
Sono stata inviata ad un evento: la blogdinner, una cena creata appositamente per blogger e giornalisti dove lo chef ha presentato un menù degustazione con le 7 portate che più lo rappresentano e una sorpresa finale, un piatto inedito creato appositamente per questa occasione al quale è stato dato un nome davvero interessante … lo potete trovare nel menù che riporto qui per rendere omaggio a questo grande chef:
MENÙ PROPOSTO
Mozzy bag (2016)
Mozzarelline con un incavo centrale farcite con melanzane arrostite, baccalà e caviale, scarola saltata

“Profumo”: tartare di gamberi rossi e gin tonic (2007)
Tartare di gamberi servita in una sfera con due gelatine (al limone e al nero di seppia),
condita con olio Evo e accompagnata da un gin tonic da bere
L’isola che non c’è (2012)
Zucchero filato con touile di Grana, arachidi salati, pomodoro candito, basilico, gelatina di aceto e olio Evo
Uovo cotto a bassa temperatura, fonduta di San Marzano
e aria di Grana Padano (2010)
Uovo servito su un letto di salsa concentrata di pomodoro San Marzano, aria di grana padano, ciccioli e casatiello
Parmigiana nella melanzana (2011)
Uno scrigno di melanzana con all’interno salsa al pomodoro, mozzarella, basilico e grana, successivamente panata con la polvere
della buccia della melanzana stessa
Risolio, mela annurca e polvere di capperi di Pantelleria (2007)
Risotto mantecato all’olio Evo con una purea di mele annurche e una spolverata di capperi disidratati
Polpo fritto e il suo brodo (2016)
Polpo cotto a bassa temperatura e poi fritto nella tempura con pane panko, servito con il suo brodo di cottura in una tazzina a parte
Porca Eva (che buono) (2017)
Costina di maiale marinata 36 ore in soia, zenzero e succo di prugna. Cotta alla brace e servita con una patata schiacciata
Oro di Napoli (2006)
Rivisitazione della pastiera napoletana avvolta in una gelatina di Oro di Napoli e servita su un biscotto di pasta frolla.
Da mangiare in un sol boccone
Savarin (2013)
Impasto del babà con l’aggiunta di crema pasticcera e pomodorini canditi
Creme brulèe alla fava di Tonka (2011)
Dessert realizzato con la fava di Tonka in ricordo della nostra esperienza in Francia
Cosa ne dite? Io dico che ho mangiato molto bene, è stata una serata davvero intensa trascorsa in compagnia di amiche adorabili, ringrazio Francesca Guatteri del blog www.vivereperraccontarla.com e Maria Teresa Calce di www.mysecretroom.it e Laura ma soprattuto lo chef Ilario Vinciguerra per avermi regalato una grande esperienza sensoriale…una cosa mi è particolarmente piaciuta, in parecchi piatti c’è stato l’effetto “wow”, la meraviglia di vedere cose inaspettate e studiate proprio per stupire rende la cena divertente e mai monotona!
