SAVOIARDI PIEMONTESI: RICETTA, CURIOSITÀ E CONSIGLI
I savoiardi sono dei tipici biscotti piemontesi, la cui origine risale al XIV secolo. Si sono diffusi grazie alla particolare semplicità degli ingredienti e alla loro leggerezza e friabilità, che li distingue dalle altre tipologie di biscotti.
È proprio la natura spugnosa dei savoiardi ad averli resi un ingrediente importante in diversi dessert conosciuti in molti Paesi, come l’inconfondibile zuppa inglese o il classico soffice e delicato tiramisù con panna. Infatti, la loro friabilità li rende ottimi per essere inzuppati nel latte o nel caffè. Ma qual è la storia di questi biscotti?
Origine e ricetta dei savoiardi
Come si evince dal loro nome, la loro comparsa è avvenuta nel periodo della Corte dei Duchi di Savoia. In particolare, la loro produzione si riconduce alle visite che i reali di Francia vi svolgevano occasionalmente. A richiederli era Amedeo VI, che voleva sorprendere i reali con dei dessert particolari della cucina territoriale. Eppure, i savoiardi si diffusero velocemente in tutta la corte torinese, fino anche fuori dal territorio, diventando un ingrediente usato da molti nei dolci e nelle colazioni. Questo perché la ricetta è davvero accessibile a tutti.
Per preparare i savoiardi, infatti, sono sufficienti pochi passaggi. Si inizia montando per dieci minuti i tuorli con lo zucchero semolato, mantenendo una velocità media con una frusta elettrica, con lo scopo di ottenere un composto chiaro e spumoso. Separatamente, occorre montare anche gli albumi con lo zucchero, finché non diventano ben fermi, per poi incorporarli con i tuorli molto delicatamente. Per non smontare il composto basterà effettuare movimenti dal basso verso l’alto. Bisogna poi aggiungere farina e fecola setacciate, insieme alla vanillina, tenendo presente che più aria si riesce a incorporare in questa fase, più i savoiardi ne usciranno soffici e leggeri, ottimi per essere inzuppati. La forma a bastoncino si crea facilmente con una sac à poche. Infine, basterà aggiungere zucchero semolato sulla superficie e informate in modalità forno statico a 200°C per una decina di minuti.
Tenendo conto che con la sac à poche si devono sviluppare bastoncini di 7-8 cm, le porzioni da considerare per 40 savoiardi sono:
- 140 gr di farina
- 4 uova
- 25 gr di fecola di patate
- 140 gr di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 pizzico di sale.
Una volta cotti, basta lasciarli freddare a temperatura ambiente e servirli agli ospiti con del caffè, oppure mangiarli a colazione nel latte.
Per conservarli, è consigliato metterli in una scatola di latta o in un barattolo con chiusura ermetica. In questo modo si manterranno anche per un mese, l’importante è proteggerli dall’umidità.
Quali dessert si possono preparare con i savoiardi?
Se si vuole sbizzarrirsi in cucina, ci sono molti dolci da fare con i savoiardi, che grazie alla loro friabilità si rendono versatili per creare sostegno nei dessert cremosi. Il tiramisù è il classico dolce a cui si pensa subito, ma anche lo zuccotto è ottimo da preparare, sia nella versione con caffè e mascarpone, sia con i frutti di bosco. Se si hanno molti ospiti, si potranno anche fare la torta di crema al cioccolato e savoiardi o l’intramontabile zuppa inglese.